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https://www.c41magazine.com/angelo-iodice-paraclausithyron-photography/

Nello-spazio-fa-freddo_Chippendale-Milano
NELLO SPAZIO FA FREDDO/ IT’S COLD IN SPACE IS AN OPEN MULTIMEDIA PROJECT, CURRENTLY UNDER CONSTRUCTION, INVESTIGATING THE FORM OF THE HOLLOW HALF SPHERE AS A PRIMARY SYMBOLIC STRUCTURE OF HUMAN LIFE AT A BIOLOGICAL, COSMOLOGICAL, SOCIOLOGICAL AND HISTORICAL LEVEL.

http://www.chippendalestudio.art/

Square Project: il libro

Intervista ad Angelo Iodice

TOMAV-Angelo Iodice- Del Tempo e degli specchi

RAPSODIA MAGAZINE meets PALAZZO MONTI, and this dialogue help to describe and to represent Paraclausithyron, amazing photographic project of Angelo Iodice curated by Enrico Galvagni and Eleonora Capodiferro

During “Pazzo Palazzo” my photographic work, Paraclausithyron in an Group exhibitions to Palazzo Monti in May 2019. Palazzo Monti, Brescia, Italy with opening with an performance by Fabio Tavares

Artist in residence in March 2019, Palazzo Monti, Brescia, Italy

The Palazzo is an incubator for creativity and productivity, offering artists a chance to find inspiration, forge new relationships and create collaborations. Built in the XIII century, the residence is conveniently located at a short distance from Milan, Venice and Florence, offering resident artists the chance to visit culturally rich cities for research and inspiration. Decorated with Neoclassicist frescos from the late 1750s, the Palazzo provides an inspiring setting to create contemporary art.

https://www.canusium.it/news/angeloiodice-fondazionearcheologica

 

download interview Paraclausithyoron 

 

https://madmagz.com/magazine/1492324#/

ClickMagazine is a monthly, digital pubblication of photographic culture. The magazine created to share and to know photographers and trends, highlight exhibitions and events that interest national and international photography. Founded in 2014, duly published every first day of the month. Angelo Iodice with Sant’Agata e Persefone project.

wopart lugano 2018

invito_angeloiodice_cannedellabattaglia_lamisura_della_distanza

Platone scrive che le Cicale sarebbero nate per mano divina, dalla metamorfosi di antichi artisti, specie nel campo musicale e dell’eloquenza“.

Il Parco Archeologico di Canne della Battaglia in estate vive del loro suono , ed è qui che saranno allestiti grazie al Presidio del Libro di Barletta, alcuni dei lavori fotografico installativi di Angelo Iodice appartenenti al progetto “La misura della Distanza” creando un dialogo alchemico ed osmotico con cinque poeti del Progetto Portale Sud , ponendo il tutto in contatto diretto.

Il lavoro verrà presentato Venerdi 07 Settembre alle ore 19.00 presso la Cittadella di Canne della Battaglia.

Noua_atelier_norvegia_bodo_del_tempo_degli_specchi

The NOUA atelier focuses particularly on photo books, with the aim of spreading knowledge and ideas on the photo book as an artistic expression and platform for the dissemination of contemporary photography.
The artistic book “Del tempo e degli specchi” has been selected and will be exhibited in the photographic book shows in Festspillene i Nord-Norge and Bodø, in Norway in 2018.
Permanently in Noua atelier.

italiaimballaggio_angelo_iodice_packaging_luxepack_newyork_milano_packmedia_dativo_alchimia

The photographic project “Come la polvere di trasformazione</ em>” on the cover and full-page interview inside the packaging magazine ITALIA IMBALLAGGIO – May 2018.

fondazionefotografiamodena_angeloiodice_deltempoedegli specchi

Da venerdì 6 a domenica 8 aprile 2018, in occasione di Play – Festival del Gioco, al quartiere fieristico di Modena è presentata una scelta di fotografie, promosso da Fondazione Fotografia Modena e da Play – Festival del Gioco in occasione dell’edizione 2017 del festival.
Nato per stimolare una riflessione visiva sul tema del gioco, un tema che fa parte della quotidianità ma, al tempo stesso, è raramente oggetto di scatti fotografici che riescano a condensare la molteplicità di aspetti e situazioni che si legano al gioco.

Fotografie di Fabio Barzaghi, Francesco Bertini, Alice Bianchi, Fabiana Chiarelli, Federico Ferrari, Davide Fontanesi, Alessandra Foschi, Angelo Iodice, Francesco Mammarella, Alberto Oddolini, Magdalena Peruzzi, Gianni Rossi, Alessandro Solimene.

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Mostra del Chippendale Studio del libro d’artista “Del tempo e degli Specchi” assieme ad altri lavori, realizzati durante il Dummy Photobook a cura di Luca Panaro.

london art fair's angelo iodice

Over the last thirty years, London Art Fair has given access to exceptional modern and contemporary art, as well as expert insight into the changing market.
Presenting leading British and international galleries alongside curated spaces Art Projects and Photo50, the Fair invites collectors and visitors to discover works by renowned artists from the 20th Century to today.
London Art Fair is an unmissable opening to the international art calendar.

GALLERY AREACREATIVA42
via Ivrea 42, Rivarolo (Turin) ITALY
STAND P26
EXHIBITING ARTISTS
Sandra Levaggi, Giusepe De Slati, Angelo Iodice, Andreanne Oberson, Riccardo Ricci, Petrov Lyuben, Enrico Tealdi, Michal Cygan, Ilia Yeflmovich, Floriana Mitchell, Pietro Campagnoli.

La Galleria GINOMONTI arte contemporanea sarà presente ad Arte Padova dal 10 al 13 Novembre 2017 ,Padiglione 7 Stand 210 con opere di Carla Accardi, Vincenzo Agnetti, Daniela Alfarano, Ubaldo Bartolini, Nicholas Bodde, Andrea Boldrini, Giorgio Cutini, Riccardo Gusmaroli, Claud Hesse, Angelo Iodice, Mario Nalli, Alfredo Saino, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Giulio Turcato.

matteo, olivero, anna, daneri, sul braccio delle goganti

“Paesaggi in movimento” a cura di Anna Daneri e Ettore Favini, intende campionare alcune ricerche di artisti contemporanei sul paesaggio – sia esso naturale, urbano o sociale – che diano conto delle trasformazioni in atto, sia nel paesaggio stesso, sia in chi lo abita e lo guarda, e indagare come questo intrico di sguardi contribuisca a modificare a sua volta il paesaggio.
Presenti in mostra sono le opere degli artisti selezionati per la capacità di restituire una visione del paesaggio aperta, non didascalica e allo stesso tempo intensa. Si tratta di opere pittoriche, fotografiche, scultoree, sonore e video che accolgono il visitatore già a partire dall’esterno dello spazio espositivo, in dialogo con lo spazio urbano (Roberto Atzori, Mona Mohagheghi); introducono la mostra con un mantra antirazzista (Pamela Diamante), entrano in relazione diretta con le opere di Matteo Olivero in Pinacoteca (Pamela Breda, Alessandro Gioiello, Anto. Milotta & Donchev Zlatolin, Cosimo Veneziano) e si dispiegano nel Salone centrale in una polifonia di voci che evoca storie personali, fenomeni atmosferici, ricerche scientifiche, mappature di territori naturali e sociali, confronti di culture (Saverio Bonato, Lorenzo Casali + Micol Roubini, Andrea Cerruto, Riccardo Giacconi, Angelo Iodice, Elena Mazzi & Sara Tirelli, Mona Mohagheghi e Lorenzo Ramos).
Per l’edizione 2017 il Premio Matteo Olivero gode della partnership con Careof, organizzazione non profit per la ricerca artistica contemporanea, attiva a Milano dal 1987 nella promozione della giovane arte italiana.

MERZbau è la creazione più nota di Kurt Schwitters (1887/1948), artista tedesco di matrice dadaista che ha sviluppato un’attività artistica autonoma approdando al principio della “totalità dell’arte”.
Merz è ideologia, la sua essenza è disinvoltura assoluta; incondizionata imparzialità. In nessun momento della creazione esistono per l’artista inibizioni o pregiudizi, la creazione si basa su questo.

Questa costruzione si presenta come uno spazio interno astratto nel quale pareti, soffitto e l’intero ambiente vengono invasi da svariati oggetti.
L’artista tedesco pur rientrando nel dadaismo sviluppa un’attività artistica autonoma che lo porta ad elaborare una particolare prospettiva che coinvolge la concezione di totalità fino all’espressione massima del rapporto arte-vita. L’opera MERZbau prima assimila la vita a sé poi con un capovolgimento delle parti è inglobata dalla vita stessa.
L’Associazione Cultura e Immagine BFI, indice il 2° OFF.LAB & contest.

T (Raum) è uno spazio espositivo no profit con sede a Milano da settembre 2016 che mira a diffondere e creare nuovi contenitori – e contenuti – per la ricerca sulla sound art in Italia di artisti nazionali e internazionali, con hi-fi e anche con registrazione a bassa fedeltà e apparecchiature per la produzione del suono.
(T) Raum vuole rendere possibile il dialogo tra studi sonori e musica elettronica sperimentale, gli spazi architettonici e rurali, le culture urbane e suburbane, i progetti curatoriali del suono e la scrittura di mettitori di suoni.
(T)Raum con fondatrice e direttore: Roberta Busechian
Collaboratori: Andrea Cera, Valentina Lacinio, Marco Pucci, Curti Covi, Valeria Di Sabato, Corrado Polini, Federica Cecco, Matteo Lelli, Annalisa Ligorio, Angelo Iodice
Partners:Polini Editore

Xmq of pit, ready for the mosh!

La grande parete che ArtVerona ha dedicata al progetto MASH Up! Xmq of pit, ready for the mosh! rivolto alla fotografia ha preso corpo nella durata di sabato 15. La fiera ha inaugurato il giorno prima con la disposizione di 12 fotografie di quelli che la curatrice Valentina Lacinio ha selezionato come i “maestri” del mezzo fotografico: Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Vanessa Beecroft, Nan Goldin, Luigi Ghirri, Duane Michals, Davide Mosconi, Luigi Ontani, Adrian Paci, Wolfgang Tillmans, Massimo Vitali, Michele Zaza. Uno alla volta, gradualmente, sono stati disposti i lavori dei 50 artisti emergenti o poco conosciuti che sono stati selezionati dalla Licinio stessa insieme ad Andrea Bruciati. Intorno agli artisti più famosi hanno preso posto, “soprattutto per assonanza visiva” (V.L.) le opere dei meno noti. Ritratti, paesaggi, particolari ingranditi, collages, edifici… i diversi soggetti delle fotografie sono entrati in contatto tra di loro e con i dodici lavori iniziali, inglobandoli a poco a poco.
Come dice Valentina Lacinio: “L’idea è quella di ottenere una costellazione il più varia possibile, e se all’interno di essa i maestri in qualche modo spariranno, allora saremo riusciti nell’intento. La loro dissoluzione nella ‘mischia’ di questo mosaico fatto di ‘maestri e allievi’ testimonierebbe la continua attualità degli uni e l’alto livello qualitativo degli altri”.

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